La tradizione dice che la rete dei sogni o anche cattura-sogni (dream catcher), risale all'antica storia di una donna Sioux, il cui bambino era tormentato da incubi notturni.
Non sapendo trovare rimedio, la madre si rivolse alla vecchia donna-ragno per chiederle consiglio.
Da questa ricevette le istruzioni per costruire con rami di salice il cerchio dell'eternità e con uno spago di cotone la rete della vita.
Da quel momento il cattura-sogni aiuta a provare gioia per i sogni e per la vita.
Originariamente venivano usate dalle popolazioni Sioux e Ojibwa canadesi e del Nord America.
Vengono appesi al di sopra del giaciglio dove si dorme, con lo scopo di filtrare sogni e pensieri e impigliare quelli negativi, che la mattina dopo verranno eliminati.
I sogni buoni invece riescono passare tra le maglie della rete e scendono sulla persona che dorme lungo il pendolo di piume in basso.
Non sapendo trovare rimedio, la madre si rivolse alla vecchia donna-ragno per chiederle consiglio.
Da questa ricevette le istruzioni per costruire con rami di salice il cerchio dell'eternità e con uno spago di cotone la rete della vita.
Da quel momento il cattura-sogni aiuta a provare gioia per i sogni e per la vita.
Originariamente venivano usate dalle popolazioni Sioux e Ojibwa canadesi e del Nord America.
Vengono appesi al di sopra del giaciglio dove si dorme, con lo scopo di filtrare sogni e pensieri e impigliare quelli negativi, che la mattina dopo verranno eliminati.
I sogni buoni invece riescono passare tra le maglie della rete e scendono sulla persona che dorme lungo il pendolo di piume in basso.
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